Laboratorio “In-segnare il canto”

del Coro Mani Bianche di Pistoia

“… la musica è espressione dell’anima… e l’anima non conosce disabilità” (Johnny Gómez )

Premessa:

La musica, vissuta come efficace strumento di integrazione culturale e sociale e come modalità per lo sviluppo delle intelligenze dell’essere umano è la concezione alla base del  Sistema delle Orchestre e dei Cori Giovanili e Infantili Onlus. Un’importante parte del Sistema si rivolge alle persone con disabilità, (in primis ai sordi, ma non solo!) che prendono parte al progetto di  Educazione Speciale e ai  Cori delle Mani Bianche, su esempio dell’Educacion Especial fondata nel 1999, sempre in Venezuela, da Johnny Gomez e Naybeth Garçia. Queste realtà hanno permesso di far fare musica a ragazzi con diverse dis-abilità che difficilmente avrebbero potuto accedere ad una formazione musicale; senza forzature, ma secondo le loro possibilità, con una pratica d’insieme che permette la realizzazione di appaganti momenti musicali grazie al contributo peculiare di ciascuno. L’attività si propone il riscatto sociale e intellettuale delle persone attraverso la musica, considerata “agente dello sviluppo sociale nel senso più elevato, perché trasmette i valori di solidarietà, armonia, compassione reciproca”. La metodologia e le proposte sono adeguate alle esigenze individuali di chi fa parte del coro, con l’obiettivo di valorizzare le opportunità educative e gli stimoli all’ampliamento delle capacità espressive e comunicative perché la partecipazione all’attività si trasformi per le persone tutte in preziosa occasione di crescita.

Presentazione del laboratorio

Il laboratorio “In-segnare il canto” è un progetto innovativo che offre educazione musicale e allo stesso tempo l’occasione per sperimentare l’attività in un coro integrato e inclusivo, ispirandosi all’esperienza e al metodo venezuelano del “Coro Manos Blancas”.

Il laboratorio è aperto a tutti gli allievi, nell’intento di realizzare un gruppo misto di persone con diverse abilità, disabili e non (difficoltà a esprimersi attraverso la parola e il movimento, con patologie quali Sindrome di Down, autismo, deficit cognitivi, deficit sensoriali, disturbi linguistici, compromissioni motorie, disturbi emozionali e di relazione …) che  secondo le peculiari capacità, cantano con la voce e “cantano con le mani”, calzate da guanti bianchi, testi delle canzoni tradotti in italiano segnato grazie all’utilizzo dei segni della L.I.S. (Lingua Italiana dei Segni).

La musica è il mezzo per crescere insieme e superare ogni diversità.

Nel coro si impara a cantare in maniera espressiva e partecipata, si impara a esprimersi grazie alla musica anche con piccoli strumenti ritmici e o body percussion, a comunicare attraverso i segni, a sviluppare capacità di socializzazione, spirito di collaborazione e affiatamento attraverso il lavoro di gruppo.

L’esperienza ci ha dimostrato che la musica resa ‘visibile’ attiva la consapevolezza e l’espressione delle emozioni, facilitando l’integrazione e stimolando la creatività.

FINALITÀ:

  • Favorire l’inclusione e il senso di appartenenza a un gruppo mediante la sperimentazione della musica come forma espressiva di armonia e di bellezza.
  • Promuovere la capacità di comunicare, interagire con se stessi e con gli altri, in modo costruttivo, creativo e gioioso.

OBIETTIVI:

  • Incrementare le capacità di attenzione, ascolto, autocontrollo, attraverso attività di introspezione e di interazione con gli altri;
  • Sperimentare attività di gruppo nella valorizzazione delle diverse abilità individuali, della parola, del gesto, del canto e della musica;
  • Conoscere la L.I.S. non solo come lingua dei sordi, ma come strumento privilegiato, come lingua universale per la comunicazione anche tra persone che hanno limitate capacità di linguaggio.

DESTINATARI:

Dalla classe quarta della scuola primaria fino alla terza classe della scuola secondaria, all’interno delle quali siano presenti persone con disabilità; preferibilmente per un numero massimo n°25 partecipanti.

METODOLOGIA:

  • Lettura della storia di “Betta l’anatra mutola” o altra storia che favorisca la riflessione sull’inclusione e le diverse possibilità di comunicazione interpersonale;
  • Attività ludiche di socializzazione;
  • Esercizi propedeutici sul ritmo, tramite l’utilizzo di strumenti a percussione e campane cromatiche;
  • Esercizi di motricità delle braccia e delle mani in sequenza;
  • Giochi di armonizzazione dei movimenti;
  • Giochi di memoria; Esercizi ludici di comprensione dei segni;
  • Attività per la comprensione del testo.

DURATA attività: 12 incontri pomeridiani di 90 minuti ore ciascuno.

OPERATORI: lettrice, insegnante LIS, musicista /maestro di coro e un coordinatore di progetto.

STRUMENTI: Videoproiettore e telo/parete libera, lettore cd, pianoforte/Tastiera, piccoli strumenti ritmici, campane cromatiche, n°2 leggii, guanti bianchi per ciascun partecipante.

LUOGO: ambiente ampio, libero, una sedia per partecipante