PalcoGiovani e la Musica Classica: Live in Concerto 14 Maggio 2017
14 Maggio 2017 @ 21:00
Live in Concerto
14 Maggio 2017
ore 21.00
Aula Magna del Seminario Vescovile,
Via Puccini n° 36-Parcheggio Via Bindi n°14 – Pistoia
Conosciamo i Musicisti:
David Antonini, classe 1989, si avvicina al mondo della musica all’età di noveanni, con l’iscrizione alla scuola di musica “T.Mabellini”, al corso di pianofortecon l’insegnante Thelma Roe. Nel 2009, contemporaneamente al corso dipianoforte col maestro Massimo Caselli, inizia il corso di viola col violistaViHorio Caselli. Dopo alcuni anni passa definitivamente allo studio della viola come strumento principale e nel 2015 viene ammesso alla scuola di musica diFiesole. Nell’ estate del 2015 partecipa alla masterclass della violista DanushaWaskiewicz (ex prima viola dei Berliner philharmoniker e prima viola dell’orchestra Mozart), dalla quale conJnua tuH’ora a ricevere lezioni a Pistoia e aColico. A Fiesole studia viola con Francesca Piccioni (quarteHo Lyskamm),quarteHo d’archi con Edoardo Rosadini e musica da camera con RiccardoCeccheY. Numerosi sono gli impegni anche nelle aYvità corali: nel 2011 entra a far parte del “Coro giovanile pistoiese”, con il quale è impegnato in numerosiconcerti, dal 2016 partecipa al coro della scuola “T. Mabellini” dove, sempre nello stesso anno, comincia il corso di canto con il tenore Marco Mustaro.
Isacco Burchietti, nato nel 1996 a Pistoia, ha studiato con Giacomo Rafanelli (Maggio Musicale Fiorentino) e ha frequentato il Liceo Musicale “Dante” di Firenze studiando con Beatrice Bianchi. Nel 2015 ha vinto il primo premio categoria Solisti e categoria “Musica da camera” al Concorso “Città di Scandicci”. Nel 2014 e 2015 ha frequentato masterclass con Simone Bernardini (Berliner Philharmoniker) presso l’Accademia Mozart e con Chiara Morandi (Orchestra della Toscana) presso l’Accademia “S. Strata”. Per tre anni consecutivi (2014-2015- 2016) è stato ammesso al corso orchestrale tenuto dai Berliner Philharmoniker a Berlino con direttore Andreas Peer Kaehler e con prove di fila tenute da Simone Bernardini, Christophe Horak (leader dei secondi violini dei Berliner Philharmoniker) e Leon Spierer (ex spalla dei Berliner con Herbert von Karajan) con concerto finale presso la Berliner Philharmonie. Nel 2016 ha partecipato a tre produzioni con l’Orchestra Giovanile Italiana con Daniele Gatti, Jeffrey Tate e Giampaolo Pretto. Nello stesso anno ha partecipato all’integrale dei Brandeburghesi presso il Teatro Niccolini di Firenze con il M° Enrico Casazza, con il quale ha effettuato anche un tour nel nord Italia. Sempre al Niccolini ha suonato i concerti per tastiera di Bach con Andrea Lucchesini e Pietro De Maria. Recentemente ha partecipato ad una produzione con i Cameristi del Maggio Musicale Fiorentino a Ravenna con il M° Nicola Valentini. Dal 2015 frequenta il corso di Laurea di 1° Livello di Violino presso la Scuola di Musica di Fiesole sotto la guida di Boriana Ivanova Nakeva, Edoardo Rosadini per quartetto e Riccardo Cecchetti per musica da camera. Presso la Scuola di Musica di Fiesole frequenta in corso di Violino barocco tenuto dal M° Paolo Cantamessa.
Margherita Casamonti, nata nel 1992, ha intrapreso gli studi musicali nella classe di Sonia
Colivicchi, sotto la cui guida ha partecipato ad alcuni concerti presso la Società Guido Monaco di Prato e frequentato alcune masterclass con la collaborazione di Lucia Passaglia e Maria Bordin dell’Istituto Vittadini di Pavia. Nel 2013 ha intrapreso gli studi presso l’Università di Firenze, laureandosi in storia e critica della musica con Mila de Santis e Antonella d’Ovidio.
Contemporaneamente ha iniziato gli studi presso la Scuola di Musica di Fiesole, studiando prima con Valentina Pagni e poi con Luigi Manaresi, nella quale attualmente frequenta il secondo anno del corso di Laurea di primo livello. Recentemente ha partecipato ad una produzione in collaborazione col dipartimento di Sassofoni diretto da Alda dalle Lucche e con la classe di Composizione di Andrea Portera della Scuola di Musica di Fiesole.
Leonardo Guardenti, nato a Bagno a Ripoli nel 1997, all’età di otto anni ha iniziato a studiare
violoncello presso la Scuola di Musica di Fiesole; nel 2010 è passato sotto la guida di Marianne Chen. A gennaio del 2016 ha frequentato la masterclass del violoncellista Mario Brunello. Attualmente frequenta il triennio ordinamentale di violoncello e studia musica da camera e quartetto con Riccardo Cecchetti e Edoardo Rosadini. Fa parte del quartetto Haring col quale si è esibito alla Pinacoteca di Brera di Milano nel febbraio del 2017. È membro dell’Orchestra dei Ragazzi della Scuola di Musica di Fiesole, con la quale ha suonato a Roma a Palazzo Colonna e nei più importanti teatri fiorentini come il Teatro della Pergola, il Verdi, il Comunale e il Nuovo Teatro dell’Opera; nell’estate del 2016 ha suonato al Musikverein di Vienna con l’Orchestra dei Ragazzi della Scuola di Musica di Fiesole, che è risultata vincitrice del World Orchestra Festival.
Sofia Morano è nata a Firenze l’11.11.1998. Dopo i primi studi musicali presso la scuola “T. Mabellini” di Pistoia, frequenta attualmente la Scuola di Musica di Fiesole (FI), dove segue corsi di Violino con il M° F. Ravier, Quartetto con il M° E. Rosadini e Musica da Camera con il M° R. Cecchetti. Dal 2015 frequenta periodicamente le Masterclasses tenute dal M° Simone Bernardini presso l’ Accademia Europea Mozart di Cervo (IM). Ha inoltre partecipato alle Masterclasses di Violino tenute dal M° Oleksander Semchuk e dal M° Ksenia Milas presso l’ Accademia Pianistica Internazionale “Incontri con il Maestro” (Dipartimento Archi) e alla Masterclass “The Violin through the Ages” tenuta dal M° Franc Polman presso l’ Accademia di Musica Italiana per Organo (PT). Frequenta l’ultimo anno del Liceo Classico “Cicognini” (PO).Sofia è nata a Firenze l’11.11.1998.Dopo i primi studi musicali presso la scuola “T. Mabellini” di Pistoia, frequenta attualmente la Scuola di Musica di Fiesole (FI), dove segue corsi di Violino con il M° F. Ravier, Quartetto con il M° E. Rosadini e Musica da Camera con il M° R. Cecchetti. Dal 2015 frequenta periodicamente le Masterclasses tenute dal M° Simone Bernardini presso l’ Accademia Europea Mozart di Cervo (IM).Ha inoltre partecipato alle Masterclasses di Violino tenute dal M° Oleksander Semchuk e dal M° Ksenia Milas presso l’ Accademia Pianistica Internazionale “Incontri con il Maestro” (Dipartimento Archi) e alla Masterclass “The Violin through the Ages” tenuta dal M° Franc Polman presso l’ Accademia di Musica Italiana per Organo (PT).Frequenta l’ultimo anno del Liceo Classico “Cicognini” (PO).
Álvaro Reyes Álamo è nato a Las Palmas de Gran Canaria, capitale dell’isola di Gran Canaria, Isole Canarie, Spagna nel 1997. Dal 2003 al 2015 ha studiato viola nella Academia de la Orquesta Filarmónica de Gran Canaria (OFGC), sotto la tutela di Adriana Ilieva Andreeva. Dal 2005 al 2011 ha suonato con la Agrupación de Cuerda de la Academia de la OFGC, sotto la guida di Gabriel Simón Rodríguez. Dal 2011 al 2015 ha frequentato i corsi di musica da camera e quartetto con i professori José Rafael Alvarado Urdaneta e Carlos Rivero Hernández . Anche dal 2011 fino al 2015 ha suonato con la Joven Orquesta de Gran Canaria (JOFGC)come prima viola dal 2014, sotto la bacchetta di Zdzislaw Tytlak Aparycki. Lo stesso anno ha collaborato con la Orquesta Universitaria Maestro Valle (OUMV) diretta da José Manuel Brito López. Durante il periodo nella Academia de la OFGC ha seguito diverse masterclass (sia di viola che di musica da camera) di prestigiosi musicisti di livello internazionale, come sono Gerard Caussé, Michael Gieler, Jürgen Kussmaul ed altri. Attualmente risiede a Firenze, città dove frequenta il secondo anno del Corso di Laurea di Primo Livello di viola con il M° Antonello Farulli.
Programma:
Aaron Copland (New York, 14 novembre 1900 – New York, 2 dicembre 1990) Quartetto per pianoforte e archi (1950) Prima esecuzione pistoiese Aaron Copland era un compositore americano che ha condotto il proprio lavoro su due fronti: quello ‘popolare’, tipicamente americano nel tipo di scrittura, e quello avanguardistico tipico dei compositori suoi contemporanei. Come molti di questi anche lui si cimentò nella musica seriale, di cui questa composizione è un esempio. Il Serialismo era una tecnica compositiva che prevedeva di utilizzare 12 suoni consequenziali prestabiliti come alternativa ai 12 suoni della scala cromatica tradizionale del sistema tonale, ponendoli come base per la costruzione armonica del brano e dando vita a sonorità nuove e inesplorate. Nel Quartetto per pianoforte e archi questa tecnica siunisce alle abilità di Copland nel creare episodi melodici. Il primo movimento, Adagio serio, si configura come una lenta fuga, dove i quattro strumenti si alternano nel presentare e sviluppare la serie, creando una musica moderna nel suono ma quasi barocca nella struttura. La serie con cui inizia il primo movimento è composta da frammenti di scale esatonali, a partire dalle prime cinque note, che sono appunto una sequenza di toni interi, che evocano sia le modalità antiche che la musica di Debussy. Il secondo movimento, Allegro giusto, si configura come uno scherzo, più lungo rispetto agli altri due movimenti, il cui carattere prettamente ritmico manifesta l’influenza del Jazz nella musica di Copland. Il ritmo incalzante alla Stravinskij è tipico della musica che Copland scrisse per il balletto, ed è favorito dalla drammaticità della scala discendente, che giunge periodicamente a rievocare il tema principale. Il terzo movimento, Non troppo lento, si caratterizza come una sintesi degli elementi che hanno fin qui composto il brano. Quella dell’ultimo movimento è una musica atmosferica e cantabile, dove la serie è costruita come rimembranza di una sorta di musica mitologica. La coda è dunque una rievocazione rassicurante del tema iniziale del brano, che termina con l’evaporazione del suono. La ricerca timbrica attuata da Copland in questa composizione riguarda sonorità stridule, secche, pungenti, di cui sono esempio indicazioni come ‘glassy sonority’ per il pianoforte o l’uso della sordina nelle note acute o dell’arco ‘al tallone’ degli archi. Le difficoltà tecniche previste dal brano dimostrano la profonda conoscenza che il compositore possedeva degli strumenti e della scrittura per essi prevista, allontanandosi nella quasi totalità del brano dal modo tradizionale di suonarli ma riuscendo comunque a evitare di snaturarli. Robert Schumann (Zwickau, 8 giugno 1810 – Endenich, 29 luglio 1856) Quartetto per pianoforte e archi in mi bemolle maggiore, op. 47 – 3. Andante cantabile Il quartetto op.47 di Schumann nasce con una rapidità incredibile, infatti la stesura si svolge dal 24 ottobre al 30 ottobre 1842, in soli sei giorni. Lo straordinario movimento lento è in forma di variazioni. L’esordio è in medias res, ovvero il tema di grande cantabilità appare quasi subito affidato al violoncello. La prima variazione vede il tema ripreso dal violino, mentre la seconda sottopone la melodia ai ritmi sincopati del pianoforte, ai quali si inserisce un commento della viola. La terza variazione, con un cambio di metro e tonalità, delinea un allontanamento dalle atmosfere iniziali, accostandosi alla forma corale. Si ritorna quindi al tema iniziale, stavolta proposto dalla viola, mentre il violoncellista accorda il Do verso il Sib, che servirà da sfondo alla conclusione. Wolfgang Amadeus Mozart (Salisburgo, 27 gennaio 1756 – Vienna, 5 dicembre 1791) Quartetto per archi n.17 in si bemolle maggiore, Kv 458 Allegro vivace assai Minuetto moderato Adagio Allegro assai Il Quartetto in si bemolle maggiore K. 458 fu scritto a Vienna il 9 novembre 1784 e reca il sottotitolo “La caccia”, attribuito forse dall’editore Artaria, per il gusto un pò rustico del primo tema dell’Allegro assai vivace. Fa parte del ciclo di sei quartetti composti tra il 1782 e il 1785 dedicati a Franz Joseph Haydn. Il discorso musicale s’impone subito per varietà di passaggi strumentali sino ad una cadenza su toni sfumati, indicata in partitura “calando, pianissimo”. Il primo violino espone un nuovo tema, molto cantabile e di carattere pastorale: viene ripreso all’ottava superiore, su accompagnamento del secondo violino e con l’appoggio della viola e del violoncello. Tra i quattro strumenti s’intreccia un interessante gioco di imitazioni, con domande e risposte di squisita eleganza e festosità espressiva. Viene proposta quindi una coda di tono brillante, iniziata dai due violini e rilanciata dagli strumenti bassi. Segue un Minuetto moderato dalla linea delicatamente melodica, così da far pensare ad un Andante. Il tema del primo violino passa al secondo violino e alla viola nella tonalità di do minore, mentre il violoncello disegna una modulazione in si bemolle minore, così da creare un clima espressivo di misteriosa purezza musicale. Il gruppo delle quattro note ascendenti si arresta sul re bemolle e apre la strada al successivo Adagio in mi bemolle, dove tutto si svolge con semplicità di straordinaria finezza estetica. L’Allegro assai in 2/4 del finale è un rondò, annunciato dal primo violino e rilanciato poi dagli altri strumenti in un gioco ritmico a più soggetti. Lo sviluppo del dialogo a imitazioni è ben calcolato negli effetti e termina con un ritornello nella coda: ritornello analogo a quello terminale del primo movimento, ma più lungo di due misure.
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Concerto ingresso offerta minima euro 5.00
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